Vai al contenuto

Mano di Fatima: significato e leggenda dell’amuleto sacro a diverse religioni

mano di fatima

La mano di Fatima è un amuleto particolare, sacro a diverse religioni. Scopriamo il suo significato e la leggenda della mano con occhio.

La mano di Fatima, conosciuta anche con il nome Mano di Miriam o mano con l’occhio divino, è un amuleto che ha un valore sacro per la religione ebraica, cristiana d’oriente e musulmana. Scopriamo insieme la sua leggenda e il significato del ciondolo a forma di mano aperta.

Mano di Fatima: significato dell’amuleto sacro

L’occhio di Fatima, più comunemente mano di Fatima, è conosciuto anche con i nomi Hamsa o Khamsa, che significa “cinque“. Le religioni che gli riconoscono un valore sacro sono l’ebraica, la cristiana d’oriente e la musulmana. Conosciuto fin dai tempi dei sumeri e dei babilonesi, il suo culto è legato a divinità femminili. Queste, come ci insegna la storia, erano per lo più legate alla fertilità, alla bellezza, alla fecondità di Madre Terra e all’amore erotico e carnale. La mano di Miriam, come suggerisce il nome, ha la forma di una mano aperta e, oggi, si utilizza soprattutto per proteggersi dal malocchio.

Il simbolo mano di Fatima, è bene sottolinearlo, ha un valore diverso a seconda della cultura di appartenenza. Gli ebrei la chiamano soprattutto mano di Miriam, ovvero sorella di Mosè. Il numero cinque, che indica le dita della mano, è considerato sacro perché legato ai libri della Torah: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. Inoltre, il numero cinque corrisponde alla quinta lettera dell’alfabeto, ovvero Heh, che rappresenta anche un nome benedetto da Dio. Nella versione ebraica della mano, al suo centro di può trovare la Stella di David. Anche i cristiani d’oriente gli danno il medesimo valore sacro, ma Miriam è sostituita dalla Vergine Maria.

Per i musulmani la mano di Fatima è il simbolo della fede, della pazienza, della serietà e dell’autocontrollo. Il numero cinque corrisponde, per i Sunniti, ai pilastri dell’Islam (preghiera, fede, pellegrinaggio alla Mecca, elemosina e digiuno); mentre per gli Sciiti alle cinque figure della famiglia sacra: Fatima, Maometto, Ali, Hessein e Hassan. Nella versione musulmana, al centro della mano troviamo un occhio.

Storia della mano di Fatima: la leggenda

La mano con occhio è legata anche ad una leggenda popolare nel mondo islamico. Questa racconta che Fatima, figlia del Profeta Maometto e donna di grande fede, stava cucinando per il marito Ali, quando lo vide tornare a casa con una concubina. L’uomo avrebbe trascorso la notte con lei e, al solo pensiero, Fatima non si accorse di aver lasciato cadere il cucchiaio di legno, con il quale girava la minestra, nell’acqua bollente. La figlia del Profeta continuò a mescolare con la mano, senza avvertire alcun tipo di dolore. Ali, accorgendosi di ciò, la aiutò a curare l’ustione, ma decise comunque di trascorrere la notte con la nuova sposa. Fatima accettò la sua decisione, ma si ritrovò a spiare la coppia. Il dolore fu così grande che non riuscì a trattenere le lacrime. Il suo pianto bagnò la spalla di Ali che, solo in quel momento, si resa conto dell’immenso amore della moglie e abbandonò la concubina.

Il simbolo mano di Miriam è solitamente realizzato in argento, ovvero il metallo di Maometto, e indossato con le dita verso l’alto. L’occhio centrale, quando presente, rappresenta per molte culture lo sguardo di Dio che veglia su chi sfoggia l’amuleto. Oggi, inoltre, viene utilizzata come elemento decorativo, perfino nei tatuaggi. La mano di Fatima originale è quella con le tre dita centrali vicine e i due pollici simmetrici e posti ai lati. Le altre due versioni più diffuse sono quelle con il palmo aperto oppure la mano con quattro dita aperte e pollice in su.

Riproduzione riservata © 2024 - DG

ultimo aggiornamento: 1 Ottobre 2024 11:45

Nozze d’oro: come festeggiare i 50 anni di matrimonio